lunedì 1 dicembre 2014

3LL / VIVERE CON INTELLIGENZA (EMOTIVA)

http://d.repubblica.it/attualita/2014/11/28/news/battere_lo_stress_con_i_sentimenti_emozioni_intelligenza_relazioni-2388568/?ref=m%7Chome%7Cvaschetta_5_donna%7Cpos_2

venerdì 28 novembre 2014

martedì 11 novembre 2014

5L / PROGETTO INTELLIGENZE MULTIPLE / ATTIVITA'



Cari ragazzi, ecco la lista di attività connesse alle otto intelligenze multiple di Howard Gardner. Scegliete l'intelligenza sulla quale lavorare, la rispettiva attività e concordate con me un'esposizione per il primo quadrimestre!

PROGETTO INTELIGENZE MULTIPLE
LISTA DI ATTIVITA’ CONNESSE ALLE OTTO INTELLIGENZE DI HOWARD GARDNER


INTELLIGENZA MUSICALE
RICONOSCERE ASPETTI FONICI IN UN TESTO
RICONOSCERE GLI ASPETTI RITMICI IN UN TESTO
ANALISI METRICO STILISTICA
LETTURA ESPRESSIVA
RELAZIONI TRA MUSICA E LETTERATURA

INTELLIGENZA CORPOREO CINESTETICA
RICERCA SUL CAMPO
REPORTAGE LETTERARI
LETTURE GESTUALI
SPORT E DANZA

INTELLIGENZA INTERPERSONALE
OSSERVARE LA QUALITA E LA NATURA DELLE RELAZIONI NELLA VITA DEGLI AUTORI
OSSERVARE LA QUALITA E LA NATURA DELLE RELAZIONI DEI ROMANZI
ORGANIZZARE E MEDIARE DIBATTITI SU UN ARGOMENTO LETTERARIO
PROMUOVERE  ATTIVITA ED EVENTI SU UN TEMA LETTERARIO
ORGANIZZARE GRUPPI DI STUDIO
COOPERARE

INTELLIGENZA LOGICO MATEMATICA
TROVARE RICORRENZE LESSICALI E LETTERARIE FACENDO DELLE STATISTICHE
ANALISI FORMALI ,STILISTICO METRICHE
CERCARE DEI NESSI LOGICI ALL INTERNO DI UN RAGIONAMENTO DI UN PENSIERO O DI UNA POETICA

INTELLIGENZA LINGUISTICA
ANALIZZARE IL TESTO DAL PUNTO DI VISTA LINGUISTICO E TESTUALE
SCRIVERE SAGGI , PRESENTAZIONI, ARTICOLI E DISCORSI DI CARATTERE LETTERARIO
PARAFRASI DI SCRITTURE E RIFORMULAZIONI
LETTURA INTEGRALE DI ROMANZI E CORPUS LETTERARI
ANALISI DELLE TRADUZIONI

INTELLIGENZA VISUO SPAZIALE
OSSERVARE I CARATTERI GRAFICI E TIPOGRAFICI NELLE OPERE LETTERARIE
CERCARE OPERE GRAFICHE PITTORICHE ISPIRATE A OPERE LETTERARIE
ACCOSTARE OPERE GRAFICHE PITTORICHE A OPERE LETTERARIE
OSSERVARE E ANALIZZARE LE PARTI DESCRITTIVE DI UN’OPERA
TRASPORTARE UN PASSO LETTERALE IN UN’OPERA GRAFICA

INTELLIGENZA INTRAPERSONALE
CONSIDERARE GLI STATI D’ANIMO CHE HANNO ISPIRATO BRANI LETTERARI
CONSIDERARE GLI STATI D’ANIMO CHE I BRANI LETTERARI SUSCITANO NEL LETTORE
OSSERVARE GLI STATI D’ANIMO DEI PERSONAGGI DI UN BRANO LETTERARIO

INTELLIGENZA NATURALISTICA
OSSERVARE LE DESCRIZIONI D’AMBIENTE E DI PAESAGGIO NELLE OPERE LETTERARIE
OSSERVARE IL RAPPORTO PERSONAGGIO PAESAGGIO
OSSERVARE IL RAPPORTO AUTORE NATURA
VALUTARE GLI ASPETTI SENSORIALI DI UN PASSO LETTERARIO


lunedì 10 novembre 2014

Verdi - Requiem: Dies Irae (Claudio Abbado, Berlin Philharmonic (2002))

5L I promessi sposi / le novità più importanti

5L / I promessi sposi, cap. XI - RENZO GIUNGE A MILANO



(Illustrazioni di Francesco Gonin)

Dopo la separazione dolorosa che abbiam raccontata, camminava Renzo da Monza verso Milano, in quello stato d’animo che ognuno può immaginarsi facilmente. Abbandonar la casa, tralasciare il - mestiere, e quel ch’era più di tutto, allontanarsi da Lucia, trovarsi sur una strada, senza saper dove anderebbe a posarsi; e tutto per causa di quel birbone! Quando si tratteneva col pensiero sull’una o sull’altra di queste cose, s’ingolfava tutto nella rabbia, e nel desiderio della vendetta; ma gli tornava poi in mente quella preghiera che aveva recitata anche lui col suo buon frate, nella chiesa di Pescarenico; e si ravvedeva: gli si risvegliava ancora la stizza; ma vedendo un’immagine sul muro, si levava il cappello, e si fermava un momento a pregar di nuovo: tanto che, in quel viaggio, ebbe ammazzato in cuor suo don Rodrigo, e risuscitatolo, almeno venti volte. La strada era allora tutta sepolta tra due alte rive, fangosa, sassosa, solcata da rotaie profonde [16], che, dopo una pioggia, divenivan rigagnoli; e in certe parti più basse, s’allagava tutta, che si sarebbe potuto andarci in barca. A que’ passi, un piccol sentiero erto, a scalini, sulla riva, indicava che altri passeggieri s’eran fatta una strada ne’ campi. Renzo, salito per un di que’ valichi sul terreno più elevato, vide quella gran macchina [17] del duomo sola sul piano, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto; e si fermò su due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell’ottava maraviglia, di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino. Ma dopo qualche momento, voltandosi indietro, vide all’orizzonte quella cresta frastagliata di montagne, vide distinto e alto tra quelle il suo Resegone, si sentì tutto rimescolare il sangue, stette lì alquanto a guardar tristamente da quella parte, poi tristamente si voltò, e seguitò la sua strada. 


[...]

Quando Renzo entrò per quella porta, la strada al di fuori non andava diritta che per tutta la lunghezza del lazzeretto; poi scorreva serpeggiante e stretta, tra due siepi. La porta consisteva in due pilastri, con sopra una tettoia, per riparare i battenti, e da una parte, una casuccia per i gabellini [19]. I bastioni scendevano in pendìo irregolare, e il terreno era una superficie aspra e inuguale di rottami e di cocci buttati là a caso. La strada che s’apriva dinanzi a chi entrava per quella porta, non si paragonerebbe male a quella che ora si presenta a chi entri da porta Tosa. Un fossatello le scorreva nel mezzo, fino a poca distanza dalla porta, e la divideva così in due stradette tortuose, ricoperte di polvere o di fango, secondo la stagione. Al punto dov’era, e dov’è tuttora quella viuzza chiamata di Borghetto, il fossatello si perdeva in una fogna. Lì c’era una colonna, con sopra una croce, detta di san Dionigi: a destra e a sinistra, erano orti cinti di siepe e, ad intervalli, casucce, abitate per lo più da lavandai. Renzo entra, passa; nessuno de’ gabellini gli bada: cosa che gli parve strana, giacché, da que’ pochi del suo paese che potevan vantarsi d’essere stati a Milano, aveva sentito raccontar cose grosse de’ frugamenti e dell’interrogazioni a cui venivan sottoposti quelli che arrivavan dalla campagna. La strada era deserta, dimodoché, se non avesse sentito un ronzìo lontano che indicava un gran movimento, gli sarebbe parso d’entrare in una città disabitata. Andando avanti, senza saper cosa si pensare, vide per terra certe strisce bianche e soffici, come di neve; ma neve non poteva essere; che non viene a strisce, né, per il solito, in quella stagione. Si chinò sur una di quelle, guardò, toccò, e trovò ch’era farina. “Grand’abbondanza”, disse tra sé, “ci dev’essere in Milano, se straziano in questa maniera la grazia di Dio. Ci davan poi ad intendere che la carestia è per tutto. Ecco come fanno, per tener quieta la povera gente di campagna”. Ma, dopo pochi altri passi, arrivato a fianco della colonna, vide, appiè di quella, qualcosa di più strano; vide sugli scalini del piedestallo certe cose sparse, che certamente non eran ciottoli, e se fossero state sul banco d’un fornaio, non si sarebbe esitato un momento a chiamarli pani. Ma Renzo non ardiva creder così presto a’ suoi occhi; perché, diamine! non era luogo da pani quello. “Vediamo un po’ che affare è questo”, disse ancora tra sé; andò verso la colonna, si chinò, ne raccolse uno: era veramente un pan tondo, bianchissimo, di quelli che Renzo non era solito mangiarne che nelle solennità. - È pane davvero! - disse ad alta voce; tanta era la sua maraviglia: - così lo seminano in questo paese? in quest’anno? e non si scomodano neppure per raccoglierlo, quando cade? Che sia il paese di cuccagna questo? - Dopo dieci miglia di strada, all’aria fresca della mattina, quel pane, insieme con la maraviglia, gli risvegliò l’appetito. “Lo piglio?” deliberava tra sé: “poh! l’hanno lasciato qui alla discrezion de’ cani; tant’è che ne goda anche un cristiano. Alla fine, se comparisce il padrone, glielo pagherò”. Così pensando, si mise in una tasca quello che aveva in mano, ne prese un secondo, e lo mise nell’altra; un terzo, e cominciò a mangiare; e si rincamminò, più incerto che mai, e desideroso di chiarirsi che storia fosse quella. Appena mosso, vide spuntar gente che veniva dall’interno della città, e guardò attentamente quelli che apparivano i primi. Erano un uomo, una donna e, qualche passo indietro, un ragazzotto; tutt’e tre con un carico addosso, che pareva superiore alle loro forze, e tutt’e tre in una figura strana. I vestiti o gli stracci infarinati; infarinati i visi, e di più stravolti e accesi; e andavano, non solo curvi, per il peso, ma sopra doglia [20], come se gli fossero state peste l’ossa. L’uomo reggeva a stento sulle spalle un gran sacco di farina, il quale, bucato qua e là, ne seminava un poco, a ogni intoppo, a ogni mossa disequilibrata. Ma più sconcia era la figura della donna: un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una pentolaccia a due manichi; e di sotto a quel pancione uscivan due gambe, nude fin sopra il ginocchio, che venivano innanzi barcollando. Renzo guardò più attentamente, e vide che quel gran corpo era la sottana che la donna teneva per il lembo, con dentro farina quanta ce ne poteva stare, e un po’ di più; dimodoché, quasi a ogni passo, ne volava via una ventata. Il ragazzotto teneva con tutt’e due le mani sul capo una paniera colma di pani; ma, per aver le gambe più corte de’ suoi genitori, rimaneva a poco a poco indietro, e, allungando poi il passo ogni tanto, per raggiungerli, la paniera perdeva l’equilibrio, e qualche pane cadeva.
- Buttane via ancor un altro, buono a niente che sei, - disse la madre, digrignando i denti verso il ragazzo.
- Io non li butto via; cascan da sé: com’ho a fare? - rispose quello.
- Ih! buon per te, che ho le mani impicciate, - riprese la donna, dimenando i pugni, come se desse una buona scossa al povero ragazzo; e, con quel movimento, fece volar via più farina, di quel che ci sarebbe voluto per farne i due pani lasciati cadere allora dal ragazzo. - Via, via, - disse l’uomo: - torneremo indietro a raccoglierli, o qualcheduno li raccoglierà. Si stenta da tanto tempo: ora che viene un po’ d’abbondanza, godiamola in santa pace.
In tanto arrivava altra gente dalla porta; e uno di questi, accostatosi alla donna, le domandò: - dove si va a prendere il pane?
- Più avanti, - rispose quella; e quando furon lontani dieci passi, soggiunse borbottando: - questi contadini birboni verranno a spazzar tutti i forni e tutti i magazzini, e non resterà più niente per noi.
- Un po’ per uno, tormento che sei, - disse il marito: - abbondanza, abbondanza.
Da queste e da altrettali cose che vedeva e sentiva, Renzo cominciò a raccapezzarsi ch’era arrivato in una città sollevata, e che quello era un giorno di conquista, vale a dire che ognuno pigliava, a proporzione della voglia e della forza, dando busse in pagamento. Per quanto noi desideriamo di far fare buona figura al nostro povero montanaro, la sincerità storica ci obbliga a dire che il suo primo sentimento fu di piacere. 

domenica 28 settembre 2014

5L - Il manoscritto de L'Infinito

2L - Le istituzioni della Roma repubblicana

3LL - Can vei la lauzeta mover



Carissimi ragazzi,
date un'occhiata a questa bella pagina sul testo di Can vei la lauzeta mover di Bernart de Ventadorn: troverete il testo originale, la versione italiana, una versione ritmica e molte registrazioni di diverse esecuzioni.

Poi riflettete su queste parole del filosofo Umberto Galimberti:
Amore non è una cosa tranquilla, non è delicatezza, confidenza, conforto. Amore non è comprensione, condivisione, gentilezza, rispetto, passione che tocca l'anima o che contamina i corpi. Amore non è silenzio, domanda, risposta, suggello di fede eterna, lacerazione di intenzioni un tempo congiunte, tradimento di promesse mancate, naufragio di sogni svegliati. Amore è violazione dell'integrità degli individui, è toccare con mano i limiti dell'uomo.
 (Umberto Galimberti, Le cose dell'amore, Milano, Feltrinelli 2004)

Bernart de Ventadorn: Can vei la lauzeta

3LL - Occitania



Cari ragazzi, in questa cartina appaiono chiari - rosso su giallo - i confini della regione occitana.
Ci si vede in classe!

venerdì 30 maggio 2014


PER LE VACANZE
SCEGLIETE DUE DEI TESTI
DI QUESTA LISTA
 LEGGETELI E DI UNO DI ESSI REALIZZATE UN DIGITAL STORYTELLING
(UN VIDEO DI COMMENTO DI MASSIMO DUE MINUTI IN CUI DITE LA VOSTRA SUL LIBRO, LO INTERPRETATE IN MODO CREATIVO E LIBERO ASSOCIANDO PAROLE IMMAGINI E MUSICA)
IN ALTERNATIVA
SCRIVETE IL TESTO DESTINATO A UN DIGITAL STORYTELLING CHE CREERETE A SETTEMBRE
E REALIZZATE UN DIGITAL STORYTELLING SU UN ARGOMENTO A VOSTRA SCELTA

A SETTEMBRE LI VEDREMO 

martedì 25 febbraio 2014

mercoledì 29 gennaio 2014

1L / argomenti per la verifica di venerdì 31 gennaio



ARGOMENTI PER LA VERIFICA DI VENERDì:
L’età arcaica
Medioevo ellenico
Nascita della polis
Prima e seconda colonizzazione greca arcaica
Crisi della polis aristocratica
Sparta
Atene (fino a Solone)

martedì 7 gennaio 2014

4LS/LSSA COMPITI PER VENERDI 14

Ragazzi, qui trovate il link che apre una cartella dove potete scaricarvi i file per leggere il brano e rispondere alle domande. Ci vediamo!

lunedì 6 gennaio 2014

La luna - cortometraggio Disney Pixar

4L / Elogio della rosa, di Giambattista Marino

Approfondimento # 1 / Uomini e donne: esiste la parità?

Ciao ragazzi e buon anno a tutti!
Ecco un primo spunto per le nostre discussioni in classe.


L'Assemblea Nazionale tunisina ha approvato un articolo del progetto di futura Costituzione che garantisce la parità di genere, uomo/donna, "senza discriminazioni". "Tutti i cittadini, uomini e donne, hanno gli stessi diritti e doveri", recita l'articolo 20 della futura 'Carta', approvato da 159 sui 169 votanti. La Tunisia punta ad adottare l'intero testo entro il 14 gennaio, terzo anniversario del rovesciamento del dittatore Zine El Abidine Ben Ali, che poi diede inizio alla 'primavera araba'.(www.grr.rai.it)


La parità dei diritti tra uomo e donna nella Costituzione italiana (1 gennaio 1948)

La nostra Costituzione sancisce in modo molto chiaro quali siano i dirittifondamentali su cui deve basarsi la parità tra uomo e donna nella legislazione e nella vita civile.
Ecco quali sono gli articoli interessati, sui diversi temi.

Uguaglianza - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (Articolo 3, comma 1)

Matrimonio - Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. (Articolo 29, comma 2)

Famiglia - La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. (Articolo 31)

Lavoro - La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. (Articolo 37, comma 1)

Suffragio universale - Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. (Articolo 48, comma 1)

Pari opportunità - Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i rUguaglianza - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (Articolo 3, comma 1)

Matrimonio - Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. (Articolo 29, comma 2)

Famiglia - La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. (Articolo 31)

Lavoro - La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. (Articolo 37, comma 1)

Suffragio universale - Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. (Articolo 48, comma 1)

Pari opportunità - Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. (Articolo 51, comma 1)equisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. (Articolo 51, comma 1)

5ALS - LA SAGRA DELLA PRIMAVERA